L’ATM Sacmi, 50 anni ma non li dimostra

L’ATM Sacmi, 50 anni ma non li dimostra

L’ATM Sacmi? Un ragazzo del ’68. Cade nel 2018, infatti, il cinquantesimo anniversario di onorato servizio per l’ATM35 installato presso lo stabilimento Marazzi di Fiorano Modenese.

Dagli albori sino agli anni Novanta, Sacmi ha sviluppato una vasta gamma di atomizzatori con soluzioni proprietarie – dal distributore centrifugo agli ugelli disposti a corona – macchine dalla riconosciuta affidabilità che oggi, grazie a profonde innovazioni nel segno della flessibilità, bassi consumi, affidabilità e simulazione di processo, Sacmi proietta nell’era della produzione smart.

Una rivoluzione che affonda le proprie radici nei primi anni Duemila quando, con l’avvento di nuovi strumenti di calcolo, è stato possibile sfruttare la simulazione di processo come chiave di volta per progettare macchine meno energivore, affidabili e dagli ingombri contenuti. Oggi, il mondo dell’atomizzazione si connota infatti sempre di più come “impianto nell’impianto”, grazie alla possibilità di queste soluzioni di integrarsi con i sistemi di iniezione della barbottina, sistemi di combustione e con gli impianti di cogenerazione e recupero energetico.

Studio della velocità delle particelle all’interno della torre e della distribuzione delle temperature, ottimizzazione dei flussi d’aria e flessibilizzazione di tutto il processo – l’ATM Sacmi può lavorare sia in continuo sia su piccoli lotti, con più fermate giornaliere e senza ricadute sulla vita utile della macchina – sino alla possibilità di sfruttare differenti sistemi di combustione e iniezione barbottina. Sono queste alcune delle “rivoluzioni” che, mantenendo la tradizione di affidabilità e garanzia Sacmi – come dimostra la macchina ancora perfettamente funzionante presso Marazzi – proiettano nel futuro l’ATM, che conta, ad oggi, oltre 1.400 impianti venduti in tutto il mondo.

Sempre maggiore e più efficace l’integrazione con gli impianti di recupero calore e/o per la produzione di energia elettrica, avanzati dispositivi di depolverazione dell’aria esausta, nuovi sistemi di iniezione della barbottina sono solo alcuni degli accorgimenti che permettono di abbattere drasticamente il costo di gestione dell’atomizzatore. Fino ai nuovi sviluppi, prettamente concentrati su micro-simulazione dell’interazione fra spray di barbottina e aria calda, con lo scopo di rendere ancora più efficiente il processo, ed alla possibilità – di serie su tutta la gamma Sacmi – di interfacciarsi con i supervisori d’impianto secondo la logica 4.0.

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