SACMI – La frontiera del lightweight <br>nella produzione di capsule e preforme</br>

SACMI – La frontiera del lightweight
nella produzione di capsule e preforme

Oltre 900 clienti internazionali da 96 Paesi hanno partecipato all’evento live mondiale. Dalle implicazioni tecnologiche alle nuove soluzioni ready-to-market che ottimizzano prestazioni e costi grazie ad un approccio integrato al design capsula-preforma

Oltre 900 clienti internazionali da 96 Paesi hanno partecipato all’evento live mondiale SACMI che ha presentato le opportunità del lightweight, la riduzione dei pesi nella produzione di capsule e preforme. Scenari, sfide tecnologiche, soluzioni e standard ready to market: questo il filo conduttore dell’evento di oggi, 15 dicembre 2020, che segue all’incontro organizzato a giugno scorso per esplorare tutte le novità del mondo tethered.
Essenziale in ottica 3Rs (reduce, reuse, recycle), la riduzione dei pesi è al centro da almeno 15 anni degli investimenti di SACMI. Obiettivo dell’incontro, presentare prodotti e tecnologie che consentono un ulteriore salto in avanti, grazie a una profonda conoscenza dei materiali e del processo ed ai servizi di design integrato capsula-preforma.
 
Scenari e sfide tecnologiche
Oltre il 98% della plastica prodotta nel mondo – circa 400 milioni di tonnellate ogni anno – proviene da fonte fossile. Di questi, oltre un terzo finisce in discarica o disperso in ambiente. Da qui la necessità di accelerare sul packaging sostenibile, con soluzioni capaci di coniugare alte prestazioni con la necessità di ridurre l’impiego di resine vergini, ottimizzando tempi e costi del processo.
Tra i più promettenti ed efficaci in ottica 3Rs – in particolare in ambito closures, per ragioni di sicurezza e performance – il lightweight pone numerose implicazioni tecniche e tecnologiche che SACMI affronta grazie alle attività del proprio Laboratorio, dove si effettuano prove avanzate sulla corretta formulazione delle resine dei tappi (HDPE) e prendono forma le soluzioni di design integrato collo-capsula.
Punto di forza della struttura, la capacità di supportare il cliente in ogni fase, per valutare in anticipo le performance del tappo-collo ed evitare le tipiche problematiche (come lo stress cracking) che si pongono riducendo gli spessori e, quindi, il peso della capsula in ottica lightweight. Ad ulteriore garanzia, gli avanzati controlli in linea, che garantiscono la totale qualità e ripetibilità del processo.
 
Cap-neck “ready-to-market” solutions
L’incontro ha presentato in modo specifico alcune soluzioni di recente sviluppate e proposte al mercato, a partire dai nuovi sistemi collo-capsula da 26 mm che vedono SACMI in prima linea nel mondo accanto ai principali brand owner ed organismi certificatori.
Un esempio, il nuovo standard di collo GME 30.37 per bevande CSD (ma adatto anche per acqua piatta), dal peso di appena 2,4 g ed utilizzato in combinazione con la capsula Premium da 1,65 g, capace di sopportare livelli di carbonatazione sino a 8,4 g/L di CO2. Lo stesso standard è proposto da SACMI in combinazione con la capsula ultra-light per acqua piatta, dal peso di soli 1,3 grammi e capace di raggiungere velocità produttive sino a 2.000 pezzi l’ora, con la pressa a compressione CCM.
Presentate anche in anteprima assoluta le nuove lightweight solution per bottiglie sino a 3 litri, come i i colli 30.41 e 30.40 in combinazione, rispettivamente, con una capsula light dal peso di 1,65 grammi e la nuova tethered cap da 1,75 g. Già testate con successo nel Laboratorio SACMI, le soluzioni hanno in comune la capacità di ridurre i pesi a parità di performance, con un’attenzione particolare alla facilità di apertura per il consumatore, come richiesto dalle specifiche dei top brand owner internazionali.
“Extra light, easy grip” è il filo conduttore anche delle soluzioni pensate in modo specifico per acqua piatta, con la nuova soluzione 29/25 mm con neck di 2,4 g in combinazione con la capsula ultra-leggera (1,2 g) o con la capsula “alta”, con presa facile come il precedente 30 mm ma dal peso di appena 1,45 g. Sino alle water solution più leggere in assoluto della famiglia SACMI, le nuove capsule da 1 g e 0,8 g abbinate, rispettivamente, a colli 30.28 e 30.39.
 
Dal LAB alla fabbrica
Arricchito dalle testimonianze dei clienti internazionali, ospiti speciali per l’occasione, che già utilizzano con successo le lighweight solution di SACMI, l’incontro si è concluso con un vero e proprio viaggio all’interno dell’officina SACMI, dalla pressa IPS per l’iniezione delle preforme, con soluzioni che ne riducono ulteriormente il peso a vantaggio di prestazioni e design, alla pressa CCM, la soluzione leader mondiale per la produzione di capsule con la tecnologia della compressione, ulteriormente migliorata grazie a sistemi innovativi per il controllo dei principali parametri produttivi e la riduzione dei consumi.
Ad esempio, la nuova unità di plastificazione CMFlow, applicabile anche a presse CCM esistenti e che consente risparmi di energia sino al 9% e una straordinaria resistenza allo stress cracking in raffronto a soluzioni tradizionali. Ma anche, più in generale, la sensoristica e i controlli avanzati 4.0 (come il sistema di monitoraggio del corretto posizionamento della dose all’interno della cavità-stampo) che consentono di individuare eventuali derive della produzione e di programmare in anticipo manutenzioni e azioni correttive.
Ultima importante sfida, accanto al lighweight ed ai controlli innovativi sulle macchine che ottimizzano performance e TCO, la possibilità di utilizzare anche in ambito PET-closures quantità crescenti di materie prima proveniente da riciclo. Una prospettiva che in SACMI è già una realtà grazie alla possibilità, con la macchina IPS standard, di processare sino al 100% di rPET e sino al 50% di PET sotto forma di flakes riciclato. Mentre la nuova gamma di presse a compressione CCM può utilizzare sino al 100% di HDPE da fonte riciclata certificata, una novità assoluta sul mercato per questo tipo di lavorazione.

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