Il mondo del caffè incontra la tecnologia Sacmi: imbattibilità assicurata!

Il mondo del caffè incontra la tecnologia Sacmi: imbattibilità assicurata!

 

Innovazione, efficienza, rispetto dell’ambiente. Questi i risultati dell’applicazione della tecnologia continuous compression moulding (CCM) alla produzione di cialde, un mercato che a livello globale vale oltre 10 miliardi di dollari e, solo in Europa occidentale, è raddoppiato negli ultimi 4 anni.

Due le aziende italiane che per il momento hanno creduto nel progetto, a cominciare dalla bolognese ICA, leader nella produzione di macchine automatiche per il confezionamento in materiale flessibile, capsule e monodosi idrosolubili. Titolare di oltre 200 brevetti internazionali, ICA propone una linea completa di soluzioni per la torrefazione, tra cui appunto l’innovativa capsula sviluppata avvalendosi della pressa a compressione CCM 24, prodotta da Sacmi.

Quindi la milanese Mitaca, già partner storico di Illycaffè e specializzata nella progettazione, produzione e distribuzione di sistemi a capsule per caffè espresso e bevande calde sia per gli uffici sia per le grandi imprese. Anche in questo caso, la scelta dell’azienda è ricaduta sulla CCM 32 prodotta da Sacmi, giudicata la migliore tecnologia sul mercato in termini di tempi ciclo ridottissimi, risparmio energetico, migliore qualità del prodotto garantita dalla totale ripetibilità del processo.

Essenziale, nello sviluppo dell’applicazione – che ha comportato almeno un anno di intenso lavoro – la stretta sinergia con il laboratorio Ricerca&Sviluppo di Sacmi, che ha progettato gli stampi per la capsula insieme ai committenti, partendo dalla fase di design, per arrivare poi – attraverso diversi step di prototipazione – alla verifica delle performance produttive e al collaudo della capsula. Risultato, tempi ciclo compresi tra 2,4 e 3,2 secondi in funzione della geometria con materiali tradizionali (PP, HDPE) almeno il 50% in meno, nei casi confrontati, dei migliori tempi ottenibili con la tecnologia alternativa dell’iniezione – con un vantaggio in più, quello di poter implementare un controllo qualità in tempo reale, identificando direttamente in linea eventuali difetti della capsula, la loro origine e/o ripetitività e consentendo quindi di intervenire immediatamente.

Ulteriore plus, anch’esso direttamente dipendente dalla particolarità di questa tecnologia – che lavora a temperature più basse e consente la movimentazione della dose allo stato più viscoso rispetto all’iniezione – la possibilità di sviluppare cialde con materiali biodegradabili a condizioni più vantaggiose rispetto all’iniezione, in termini sia di risparmio energetico sia di riduzione dei tempi ciclo.

Da qui la nuova capsula “green” che Sacmi ha sviluppato con la stessa ICA ed API, leader italiano nella produzione di compound termoplastici e produttrice della famiglia di prodotti biodegradabili APINAT BIO. Particolarità della capsula, la possibilità di essere smaltita direttamente nell’organico, essendo costituita da materiale al 100% compostabile e biodegradabile.

Per Sacmi – che propone anche, tramite il brand Benco Pack, la tecnologia form-fill-seal per lo sviluppo one-step di capsule termoformate – un risultato di assoluto rilievo, che getta le basi per aggredire nuove quote di mercato in questa filiera.
Potenzialità enormi che potrebbero riguardare ben presto anche altri prodotti in cialda ed anche estendersi ad ulteriori settori del food & drink, come quello delle zuppe e delle bevande gassate: va in questa direzione, ad esempio, la recentissima acquisizione da parte del colosso americano Coca-Cola del 10% delle quote di Green Mountain Coffee Roasters, il più importante produttore di prodotti in capsule degli States.

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